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Mercoledì 16 Marzo 2022
Nasce il poeta meticcio César Vallejo, ha influenzato la poesia ispanoamericana
Il 16 marzo 1892 nasce a Santiago de Chuco (Perù) lo scrittore meticcio César Vallejo, ha una grande influenza sulla poesia ispanoamericana. La sua vita è segnata dalle avversità, dovute dalle sue origini modeste e dalle sue condizioni di meticcio, poi per la sua rigorosa militanza marxista. Conosce giovanissimo la prigione; riacquistata la libertà fugge nel 1923 in Europa dove rimane fino alla morte, espulso dalla Francia e poi dalla Spagna. Durante la guerra civile spagnola Vallejo si schiera a favore della repubblica e prende parte a vari gruppi d'avanguardia; con Juan Larrea dirige la rivista “Favora bles Paris Poema”. Il suo primo libro, “Gli araldi neri” (1918) è ancora nell'ambito del nel modernismo simbolista. In “Trilce” (1923) Vallejo accoglie accenti dell'avanguardia mentre un originale impasto metaforico è nel suo capolavoro “Poemi umani” (1939 postumo), di cui fa parte il poemetto “Spagna”. Vallejo scrive anche il romanzo proletario “Tungsteno” (1931) e i racconti di “Favola selvaggia” (1925). La sua influenza sulla poesia ispanoamericana è anche maggiore di quella di Neruda. Vallejo muore il 15 aprile 1938 a Parigi (Francia).
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